Stagione teatrale 2014
gennaio-aprile 2014
Sabato 18 gennaio 2014 (ore 20.45) al Teatro Comunale “Alice Zapilli” di Pieve di Cento (p.zza A. Costa, 17 Pieve di Cento, Bo), dopo la chiusura per i danni del terremoto del 2012, con lo spettacolo Il circo capovolto prende avvio la stagione teatrale 2014.
In cartellone due rassegne, Ri-scosse, dedicata al tetro d’autore e I Musicanti in onore della tradizione liutaria di Pieve di Cento.
Per la parte teatrale, il Comune di Pieve di Cento, cogliendo lo spirito presente in una nota rivolta a tutti i Comuni dal coordinamento Gruppi legge 13 di Bologna, ha chiesto ad alcune compagnie di elaborare in sinergia una rassegna, attraverso una direzione artistica congiunta. Il progetto si sviluppa a partire dall’idea che il Teatro debba rispecchiare i temi e le pulsioni della contemporaneità, recuperando quella funzione autenticamente “popolare” che, lungi dall’equivalere ad un abbassamento del livello qualitativo, ne faccia il mezzo privilegiato per suggerire interpretazioni originali della realtà. Il titolo Ri-scosse ha una duplice funzione/interpretazione: da un lato richiama i recenti eventi che hanno colpito il territorio, dall’altro identifica il tema centrale scelto per la rassegna. Riscosse sono infatti le rivincite di tipo sociale, civile, politico, lavorativo ricercate, e a volte conquistate, dai protagonisti di tutti gli spettacoli scelti. In scena, quindi, come nella comunità di Pieve di Cento, la lotta, la fatica, i sorrisi e le lacrime di personaggi e persone che vogliono e combattono per una ricostruzione, per una o più riscosse.
L’Ideazione e la direzione artistica della stagione è a cura delle compagnie Associazione Ca’ Rossa, Compagnia Teatrale della Luna Crescente, Teatrino Giullare, Teatro delle Temperie, tutti artisti che operano e conoscono il territorio e spesso proprio dalle loro origini prendono ispirazione per il loro lavoro.
Sabato 18 gennaio (ore 20.45) il Teatro delle Temperie è in scena con Il circo capovolto ispirato all’omonimo romanzo di Milena Magnani vincitore del premio Riviera delle Palme – narrativa ’09. Di e con Andrea Lupo. Regia di Andrea Paolucci. Una produzione Teatro delle Temperie in collaborazione con Teatro dell’Argine e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Uno spettacolo intenso ed emozionante.. Un uomo in fuga che si racconta a un gruppo di bambini di un campo rom e lascia a loro in eredità quegli scatoloni che, oltre a un circo, contengono tutta la storia della sua famiglia. Sette bambini trovano finalmente fra un trapezio, cinque clave e qualche vecchio costume una nuova speranza di riscatto e di felicità.
Sabato 15 febbraio (ore 20.45) Combo Jazz Club & Compagnia Teatrale della Luna Crescente presentano If I had my way I’d've been a killer-Nina Simone:una vita per i diritti civili, prodotto con la collaborazione de Teatro Comunale di Dozza e “Crossroads 2013 – Jazz e altro in Emilia Romagna”. Attraverso una rivisitazione dei brani più significativi del suo repertorio, video, testimonianze e testi di prosa originali, lo spettacolo vuole rivalutare le qualità di Nina Simone come compositrice e omaggiare la sua figura di rivoluzionaria e di intellettuale al servizio della lotta per i diritti civili nel decennale della sua morte.
Sabato 15 marzo ore 20.45 il Teatrino Giullare presenta Alla Meta di Thomas Bernhard, uno degli spettacoli più innovativi degli ultimi anni e che si è aggiudicato il Premio Speciale UBU, prodotto con il sostegno di Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna. La messa in scena èassolutamente originale, con soluzioni sceniche sorprendenti che esaltano il ritmo e la natura fascinosamente ambigua della pièce: fantocci ed esseri umani danno vita ad un intreccio controllato di menzogne e verità confondendosi gli uni con gli altri. Il rituale del fare e disfare le valigie, la speranza di un riscatto o di un’avventura e la sensazione angosciosa di raggiungere una meta che già sospettiamo essere deludente, raccontate da un grande autore spigoloso cinico lucidissimo controverso e divertente.
Venerdì 11 aprile (ore 20.45) l’affabulatore Matteo Belli è al teatro di Pieve con Marzabotto (basato su testimonianze documentali e popolari). Una produzione Associazione Ca’ Rossa / Centro Teatrale per l’Oralità, con il contributo di: Regione Emilia-Romagna; Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Bologna; Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi; Comune di Budrio. Scritto dal giallista-detective Carlo Lucarelli e dall’attore Matteo Belli, Marzabotto è uno spettacolo di narrazione scenica in cui Matteo Belli dà voce a molti personaggi. Basandosi su testimonianze documentali e popolari, la narrazione procede nel racconto dell’eccidio, per poi rendere conto del vergognoso occultamento del fascicolo numero 1976 dentro un armadio, nascosto, in fondo a un corridoio della Procura Generale Militare di Roma. Qui è rimasto sepolto fino al 1994.
I Musicanti comprende quattro spettacoli musicali coerenti con la tradizione liutaria di Pieve di Cento, con attenzione particolare al mondo della lirica continuando così un lavoro che prosegue da anni e che solo gli eventi sismici hanno temporaneamente sospeso. La liuteria è un tratto distintivo della cultura pievese che nel tempo ha annoverato maestri i cui strumenti hanno allietato le platee di tutto il mondo ed ancora, grazie alla Scuola di Artigianato Artistico, continua a preparare talenti. Viene inoltre data attenzione alla tradizione lirica che costituisce un tassello importante per la comprensione della più recente storia del nostro paese.
Si parte sabato 8 febbraio (ore 20.45) con l’Opificio di arte scenica, che presenta Cio Cio San (Il racconto di Butterfly). Musica di Giacomo Puccini e Aurelio Scotto. Testo e Drammaturgia di G. Duma e A. Stanisci. Direzione musicale di Aurelio Scotto. Regia di Gabriele Duma. Il racconto di Butterfly è la favola di chi vive soltanto il proprio sogno e non lo protegge di chi non sa ascoltare e calpesta e infrange tutti i sogni che non sono i suoi.
Domenica 9 Marzo (ore 20.45) concerto del chitarrista Pierre Bensusan, nell’ambito della rassegna I luoghi della liuteria. Se la World Music è quel che rende omaggio allo spirito di un insieme di esseri umani attraverso ritmiche particolari, strumenti tradizionali e coloriture armoniche, possiamo definire il chitarrista francoalgerino, cantante e compositore Pierre Bensusan uno dei più eloquenti e variegati musicisti world del nostro tempo.
Venerdì 28 Marzo (ore 20.45) Un Palco al Cinema -La musica nell’opera di Luchino Visconti, spettacolo di Clementina Antonaci, trascrizioni e montaggio musiche di Virginia Guastella. Lo spettacolo propone un percorso musicale e visivo nell’universo creativo di Luchino Visconti. La musica sarà occasione per ripercorrere alcune tappe della produzione cinematografica di Visconti, mostrando quanto il suo linguaggio filmico si articoli in pagine di straordinaria bellezza. Al percorso cinematografico si affiancherà uno sguardo sulle regie operistiche, raccontandone la meraviglia e l’innovazione attraverso il sodalizio con Maria Callas.
Si conclude sabato 5 aprile (ore 20.45) con Il fiore che tu mi hai gettato… Carmen, je t’aime. Spettacolo lirico teatral-musicale, tratto dall’opera omonima di G. Bizet, con la partecipazione di Monica Minarelli, mezzosoprano, di voci soliste a sorpresa, del coro dell’Accademia del Bel Canto del Centopievese, dell’ a.s.d. Il Mondo Del Ballo. Donna demoniaca o femme fatale? La storia della donna più “nera” dell’opera lirica, simile ad una dark lady del cinema americano, vera e propria attentatrice dei buoni sentimenti, sovvertitrice dell’ordine precostituito con il disordine delle passioni, ma anche la storia della donna che ama la libertà e che vuole vivere l’amore con chi le aggrada, in diritto di scelta ed estrema passionalità, fino all’ultimo istante della sua vita, raccontata da uno degli uomini che l’hanno conosciuta.
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