LA PAROLA IMMAGINATA – rassegna di letteratura, teatro, musica e immagine (ITC Teatro di San Lazzaro ottobre 2006 )

lo scrittore Sandro Veronesi

Giovedì 5 ottobre 2006 ritorna, sul palco dell’ITC Teatro di San Lazzaro (via Rimembranze, 26 San Lazzaro di Sàvena – Bologna) La Parola Immaginata, l’attesa rassegna di letteratura, teatro, musica e immagine curata dallo scrittore Stefano Tassinari. L’evento è promosso dagli Assessorati alla Cultura del Comune di San Lazzaro di Sàvena e della Provincia di Bologna nell’ambito di Invito in Provincia, in collaborazione con la Compagnia del Teatro dell’Argine.

La Parola Immaginata, giunta alla sua nona edizione, propone una lettura scenica di testi letterari intrecciata ad un’interpretazione in chiave musicale e fotografica. La rassegna nasce dall’idea di arte come contaminazione tra le varie forme di espressione. Stefano Tassinari ospita in ogni appuntamento uno scrittore per ripercorrere con lui le storie, gli interrogativi, le curiosità che nascono da una sua opera. Segue poi una lettura scenica di alcuni brani, interpretati da un noto attore sulle musiche di altrettanti importanti musicisti e con la proiezione continua di immagini di fotografi, che evocano il tema del libro.

La rassegna si inaugura con Caos calmo (Bompiani), il fortunato romanzo di Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2006. Veronesi ci racconta la storia di un’improvvisa trasformazione, quella di un quarantenne come tanti, Pietro Paladini, il quale, dopo aver salvato la vita a una sconosciuta, subisce un cambiamento tanto imprevedibile quanto repentino. Rifugiatosi all’interno della propria auto – parcheggiata di fronte alla scuola di cui è allieva la figlia di dieci anni – Paladini si mette ad osservare il mondo dall’abitacolo della macchina, scoprendo a poco a poco il lato oscuro degli altri, parenti, colleghi di lavoro o sconosciuti che siano. Un grande romanzo sulla condizione umana e, va da sé, sui meccanismi della società contemporanea.
La voce narrante è affidata all’intensa interpretazione di Mario Perrotta della Compagnia del Teatro dell’Argine, che grazie agli spettacoli Italiani Cincali e La Turnata, scritti con Nicola Bonazzi, è entrato di diritto nel novero dei grandi solisti raccontatori sociali. Il contrappunto musicale è affidato ai Têtes de Bois (Andrea Satta voce, Carlo Amato contrabbasso, Luca De Carlo tromba, Angelo Pelini pianoforte e tastiere, Maurizio Pizzardi chitarre), una band molto speciale con una storia fatta di, di concerti e di eventi di estemporanei sui tram, nelle stazioni e nelle fabbriche abbandonate, ma anche di festival prestigiosi. La cornice visiva è affidata alle belle immagini della fotografa Raffaella Cavalieri.

Giovedì 12 ottobre in scena le atmosfere forti del romanzo Morte di un traduttore (Guanda) dello scrittore Ignacio Martìnez De Pisòn, con la partecipazione dello scrittore Bruno Arpaia, traduttore dell’opera. Una notte di dicembre del 1936, nella Spagna della guerra civile, i servizi segreti sovietici rapiscono José Robles Pazos, facendolo sparire per sempre. Fervente repubblicano, “Pepe” Robles aveva tradotto in spagnolo Manhattan Transfert, uno dei romanzi di maggior successo dello scrittore americano John Dos Passos. Parte da questo rapimento un romanzo-inchiesta su uno degli episodi più inquietanti ed emblematici dell’attività degli stalinisti in Spagna, che, a detta di molti, finì col fare il gioco dei franchisti. Da una prospettiva libertaria e di sinistra, Ignacio Martìnez de Pisòn denuncia i crimini commessi durante la guerra civile spagnola, sulla scia dell’Orwell di Omaggio alla Catalogna. Le parole del romanzo sono affidate all’attore Paolo Panaro, noto per il suo particolare cunto napoletano. Colonna sonora della serata le musiche di Vladimir Denissenkov, eseguite dallo stesso Denissenkov (fisarmonica), in scena con Irina Bystrova (voce), Cosimo Gallotta (chitarra). Sullo sfondo le toccanti immagini di Luca Gavagna.

Giovedì 19 ottobre, in concomitanza con l’uscita del libro in Italia, protagonista della serata è Diario di un clandestino (Marco Tropea Editore) di Miguel Bonasso, con la partecipazione dello scrittore Pino Cacucci, traduttore del testo. La stagione del terrore argentino – coincisa con i sette anni della dittatura militare di Videla, Galtieri, Massera e altri criminali in divisa – è al centro di questa intensissima opera di Miguel Bonasso, già noto in Italia per due romanzi Ricordo della morte e Dove ardeva la memoria capaci di ricostruire in modo straordinario quella tragedia. Bonasso, vittima della caccia agli oppositori e, ai tempi, esule in Messico, da anni si occupa della denuncia dei crimini commessi dai militari argentini, continuando a rischiare di persona, specie in un Paese in cui i vecchi golpisti sono praticamente tutti in libertà e ancora molto pericolosi. Voce narrante della serata l’attore Danilo Nigrelli, interprete di tanti lavori del regista Antonio Latella. Completa la serata le musiche di Piazzolla, Troilo, Plaza, Salgàn, Filiberto, Bardi e Pugliese, eseguite dal vivo dai Quejas de Bandoneon (Marco Fabbri bandoneon, Gerardo Agnese bandoneon, Cristina Bertoli flauto, Michela Tintoni violino, Massimo de Stephanis contrabbasso, Monica Fini pianoforte) e le fotografie dell’artista Anna Marceddu.

Giovedì 26 ottobre si conclude La parola immaginata con il romanzo La seconda Dora (Rizzoli) di Silvia Ballestra. Dora Levi, protagonista di quest’ultimo romanzo di Silvia Ballestra, è un’anziana maestra in pensione, segnata, nell’adolescenza, da una vicenda molto pesante. A sedici anni, infatti, viene costretta dalla madre a cambiare religione (da ebrea a cristiana) per sfuggire alle persecuzioni razziali nazifasciste, e questo episodio la trasforma, di fatto, in un’altra persona (la seconda Dora, per l’appunto). Da quel momento in poi, Dora cerca di calarsi nella nuova identità, senza mai perdere del tutto quella precedente, ma, casomai, trovando un punto d’equilibrio proprio nel lavoro d’insegnante, aiutando generazioni di ragazzi ad aprirsi verso il mondo. Sul palco a dar voce al romanzo Luisa Pasello, straordinaria attrice formatasi alla scuola di Grotowski. Le musiche di vari autori sono eseguite dal vivo dal Quartetto Alborada (Sonia Peana violino, Anton Berovski violino, Nico Ciricugno viola, Piero Salvatori violoncello). La parte visual è affidata alle suggestive immagini del fotografo Daniele Maurizi.

Ingresso 3 euro (l’intero incasso sarà devoluto a Emergency)

Tutti gli appuntamenti sono alle ore 21.15
Prenotazione consigliata
Informazioni: tel. 051.627.01.50
e-mail: info@itcteatro.it
web: www.itcteatro.it

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