Teatro del Carcere di Sollicciano
(via Girolamo Minervini 2/r, Sollicciano, Firenze)
COMPAGNIA DI SOLLICCIANO
presenta
PINOCCHIO #2
scena padre
Regia Elisa Taddei
con
Jafaar Bennabou, Alessandro Biagiotti, Massimo Bono, Majdou Boubaker, Emilian Brici, Fernando Da Silva, Vittorio De Vincenzi, Gabriella Di Tante, El Kedri El Ayech, Fabrizio Favini, Marco Franci, Mohamed Bechir Hammami, Issam Jabri, Roberto Mascherini, Jebil Nadir, Simone Napoletano, Maurizio Panarese, Fabiol Preci, Ahmed Rochdi, Stefano Traversari.
Brani tratti da La pecora nera di Ascanio Celestini e Gli sdraiati di Michele Serra
Giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2013 (ore 20.45 con arrivo del pubblico entro le ore 20.00 per i necessari controlli per l’accesso in carcere) presso il Teatro del Carcere di Sollicciano (via Girolamo Minervini 2/r, Sollicciano, Firenze) la Compagnia di Sollicciano, formata da attori detenuti, con la regia di Elisa Taddei dell’Associazione Krill Teatro, presenta Pinocchio#2,scena padre la nuova produzione in prima nazionale.
Il progetto ha il sostegno della Fondazione Carlo Marchi e della Regione Toscana, all’interno del progetto ‘Teatro e Carcere’.
Pinocchio#2 nasce dall’idea di festeggiare i 10 anni di attività teatrale a Sollicciano con uno spettacolo andato in scena per la prima volta nel 2004. Durante lo studio si sono prese altre vie, dando vita ad un lavoro completamente nuovo.
Così nelle parole della regista: “Questa storia si prestava per parlare di un tema che, in questi ultimi anni di ricerca teatrale sulle urgenze e le problematiche contemporanee, sentivamo doveva essere rap- presentato: Pinocchio, ovvero del rapporto tra figli adulti e genitori anziani. La compagnia costituita da attori di età diversa si prestava a questo progetto: si sono formati due gruppi Geppetti e Pinocchi, che nel lavoro di composizione drammaturgica si sono avvicendati a dare corpo e voce come in un contrappunto, non solo, ma verrebbe da dire, non tanto ai personaggi collodiani, quanto a due generazioni, quella dei padri e quella dei figli. Geppetto è un padre che ha desiderato un figlio, ha scelto di averlo, è una sorta di padre adottivo, in questo assai moderno. Ora che Pinocchio non è più un bambino ma un uomo, che padre è diventato? Che rapporto ha con questo figlio cresciuto? Nel giocare a raccontare la storia di Collodi, Geppetto, Pinocchio e la Fata diventano la nostra famiglia, tracce di rapporti familiari. Ci siamo ritrovati a guardarci come figli e come padri e in alcuni momenti a lasciare che fosse la nostra storia a guidare il lavoro”.
Anche quest’anno ha partecipato al progetto il gruppo di studenti disabili del Liceo Artistico di Porta Romana di Firenze, che ha curato la realizzazione dell’immagine dello spettacolo presente nel materiale promozionale (manifesti, brochure ecc.) e hanno collaborato alla realizzazione dei costumi dello spettacolo.
Il progetto “Teatro a Sollicciano”, accolto dalla Direzione del Carcere di Firenze, nasce nell’ottobre del 2004 sotto la guida di Elisa Taddei. Nel 2004 viene approvato dal Coordinamento Teatro e Carcere, promosso dalla Regione Toscana, a cui aderiscono le principali realtà artistiche che operano nel settore teatro e carcere, presenti sul territorio regionale. Da allora, la compagnia di attori detenuti del carcere di Sollicciano ha prodotto ogni anno uno spettacolo nuovo.
A partire dal 2005 questo progetto viene sostenuto dalla Fondazione Carlo Marchi, che opera “per la diffusione della cultura e del civismo in Italia ” e dal Comune di Scandicci.
Fino ad oggi la Compagnia di Sollicciano ha realizzato quattordici spettacoli, risultato di percorsi annuali di lavoro e ad essa hanno partecipato più di duecentocinquanta detenuti tra attori, scenografi, assistenti al suono e alle luci.
Negli ultimi anni la compagnia è riuscita ad ottenere i permessi per uscire dal carcere e ha potuto presentare i suoi lavori in teatri come il Teatro Studio di Scandicci.
Per assistere allo spettacolo è necessario prenotare entro il 18 giugno inviando la fotocopia del documento di identità o patente al numero di fax 055/7372363. Nel fax dovrà inoltre essere specificato a quale delle due date si vuole partecipare e riportare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni. La persona che ha inviato i propri dati, dovrà presentarsi il giorno prescelto direttamente all’entrata del carcere con un documento valido alle ore 20.00 preferibilmente senza borse né cellulari.